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 santi affresco

DOMODOSSOLA - 21-06-2019 - Gervaso e Protaso

sono noti nella nostra zona per essere i patroni di Domodossola e Baveno, ma non molti conoscono la loro storia e il motivo per cui sono conosciuti.

Non si hanno molte notizie certe sull'epoca temporale in cui i due gemelli vissero, anche se possono essere collocati intorno al III secolo, periodo in cui dopo la morte dei genitori, assassinati a causa della loro fede cattolica e quindi riconosciuti come martiri, iniziarono a professare.

Passarono circa 10 anni in cui i due santi portarono la parola di Dio finché non vennero anch'essi additati come eretici e giustiziati.

I loro corpi furono quindi ritrovati il 17 Giugno 386 nella zona cimiteriale di Milano, grazie ad uno scavo commissionato dal vescovo Ambrogio, che, secondo la tradizione, grazie ad una rivelazione divina che lo stesso vescovo ebbe si poté riconoscere nelle spoglie prima ignote quelle dei due santi Gervaso e Protaso.

I corpi furono quindi portati nella basilica Fausta e successivamente nell'attuale basilica di Sant'Ambrogio, dove ancora sono custoditi.

Dal ritrovamento dei loro corpi iniziò a diffondersi il culto dei due santi nelle città del nord, successivamente fino a Roma dove Papa Innocenzo I fece erigere una chiesa in loro nome e istituì il 19 Giugno come data della loro commemorazione liturgica.

 

 

 

 

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