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VERBANIA – 08.06.2019 – L’ultima campanella

è suonata ieri e la prossima, lunedì 9 settembre, con ogni probabilità non suonerà per tutti gli studenti. Quelle che verranno sono settimane decisive per il futuro di una parte degli studenti del liceo “Cavalieri” di Verbania, i cui problemi di capienza sono giunti a un punto di non ritorno. Il costante aumento delle iscrizioni e il mancato ampliamento della sede, di cui pure s’è parlato nell’ultimo anno https://www.verbano24.it/index.php/8963-il-liceo-cavalieri-si-amplia-pagano-regione-e-comune, sono i motivi che costringeranno alcune classi a “emigrare” in una sede distaccata. Quante e, soprattutto, quali –una domanda che, a ragione, si pongono ormai da settimane i genitori degli studenti frequentanti il “Cavalieri” e per la quale non hanno avuto risposta– non è dato ancora saperlo.

Allo stato attuale la dirigenza scolastica non si esprime. I tecnici della Provincia, competente per l’edilizia scolastica, stanno ultimando le procedure per il rilascio del certificato prevenzione incendi di cui la scuola era sprovvista. Mancano alcune verifiche e il sopralluogo dei vigili del fuoco, ma la pratica si dovrebbe risolvere positivamente entro qualche settimana. A quel punto sarà certificato che all’interno del “Cavalieri”, per norme di sicurezza, non potranno esserci contemporaneamente più di 1.000 persone. L’autorizzazione richiesta per il cpi è stata indicata sotto questa soglia, sopra le 900 unità e tendente al migliaio. Non basta, perché (dato ufficiale fornito dall’Ufficio scolastico provinciale) gli studenti che a febbraio si sono iscritti al “Cavalieri” per il 2019/2020 sono 938, una cifra più alta rispetto a dodici mesi fa (le classi di quest’anno sono 39: 9 prime, 10 seconde, 7 terze, 7 quarte e 6 quinte). In estate il numero potrà cambiare di qualche unità, ma resta molto vicino alla soglia di tolleranza. Peraltro non tiene conto del personale, docente e non, che s’aggiunge alla “popolazione” scolastica. Preside, docenti, personale amministrativo e bidelli superano ampiamente le cento unità. Va poi tenuto conto degli spazi specifici, perché esiste per legge un rapporto tra numero di studenti per classe e metri quadrati della stessa. Le aule appositamente costruite lo rispettano, ma non è detto che sia così per gli altri locali adattati: uffici e seminterrato.

Il problema era già emerso a inizio 2019, quando s’era fatta strada la proposta di spostare fin da subito gli alunni del liceo classico all’ex Franzosini di corso Cairoli a Intra. Genitori e studenti avevano vibratamente protestato e la situazione era stata congelata. Ora urge una decisione, che verrà presa in questo periodo di vacanze. Sul tavolo c’è la richiesta della scuola di dislocare 10 classi a Intra, dove per questioni tecniche e logistiche la disponibilità del “Ferrini-Franzosini” è però di 7. A chi toccherà? Agli alunni del classico? Dello scientifico? Di scienze umane sociali? Del biennio? Del triennio? Se lo domandano le famiglie, che attendono anche la composizione delle nuove classi.

Dal 2014, anno d’avvio del corso di Scienze umane e sociali, il “Cavalieri” è andato crescendo progressivamente e ora è il terzo polo scolastico superiore del Vco. Con i suoi 938 alunni è dietro agli istituti tecnici Cobianchi di Verbania (1.661) e Marconi-Galletti-Einaudi di Domo (1.059). A seguire Ferrini-Franzosini di Verbania con 802, liceo Spezia di Domo con 734, Alberghiero Maggia di Stresa con 685, Dalla Chiesa-Spinelli di Omegna con 681, liceo Gobetti di Omegna con 522 e Agrario Fobelli di Crodo con 159.

 

 

 

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