VERBANIA - 06.06.2019 - “La pazienza dei risparmiatori
traditi dalle banche è finita”. Inizia così il lungo comunicato con cui la cabina di regia delle associazioni (di cui fa parte anche il Movimento difesa del cittadino di Verbania) che sta combattendo al fianco dei soci di Veneto Banca e popolare di Vicenza che hanno perso miliardi di euro in azioni e obbligazioni per cercare di avere un risarcimento. Il rimborso promesso l'anno scorso in campagna elettorale e discusso lungamente in questi mesi è in stand by e, mentre prosegue il tira e molla, i consumatori puntano il dito contro il governo.
“Da quattro anni attendiamo che la politica mantenga le promesse. I partiti di maggioranza dell’attuale esecutivo si sono sempre spesi a favore dei risparmiatori e hanno sempre lasciato intendere e comunicato pubblicamente che avrebbero emanato una normativa volta ad indennizzare costoro dei gravi danni subiti in seguito ai recenti dissesti in cui sono incappati alcuni istituti di credito. Se, da una parte, riconosciamo che i partiti di maggioranza dell’attuale esecutivo ci hanno reso partecipi del processo che si dovrebbe concludere con l’emanazione della legge in materia di risparmio tradito, dall’altra parte non possiamo non constatare con rammarico come sino ad ora non si sia giunti a nulla di concreto. Il 'decreto crescita', infatti, dopo più di un mese dall’emanazione ancora non è stato convertito in legge - si legge in un comunicato stampa -. Ciò che riteniamo della massima importanza è che il 30% del danno subìto debba essere considerato un acconto, non un indennizzo forfettario e tombale. Ciò, del resto, ci era stato assicurato in occasione dei numerosi incontri al ministero. Il sottosegretario Villarosa ha più volte fatto riferimento, anche pubblicamente, ad un ulteriore miliardo di euro ma, ad oggi, notizie certe non sono state fornite. E’ evidente che la misura dell’indennizzo cosi come attualmente prevista -30% forfettario e tombale e con il limite di euro 100.000,00- risulterebbe assolutamente inadeguata e non consentirebbe di indennizzare in modo soddisfacente i risparmiatori traditi. Tutti attendiamo che il Governo porti a termine con successo, nell’interesse di tutti i risparmiatori, il mandato ricevuto”.