STRESA – 12.05.2019 – Per la nuova sede
dell’istituto alberghiero “Erminio Maggia” di Stresa la Regione è pronta a mettere nove milioni di euro. La notizia, che il consigliere provinciale Giandomenico Albertella s’è affrettato a smentire sia un annuncio o una promessa, è stata data venerdì sera in chiusura del Consiglio provinciale. E dà conto di una lettera che da Torino è giunta in settimana agli uffici del Tecnoparco: l’invito a trasmettere una relazione sullo stato di avanzamento del progetto del “Maggia” al fine di aggiornare l’accordo di programma scaduto a dicembre 2017 che coinvolgeva anche Comune e Hospes. In sostanza la Regione vuole sapere quanti soldi servono e quali sono i tempi di realizzazione dell’opera, anche per suddividere tra le varie Province le somme del piano triennale dell'edilizia scolastica. “Ci sono ottime possibilità di arrivare a questi fondi – ha affermato Albertella –, ma non possiamo dire che ci sono. Lo ribadisco anche davanti a chi, in campagna elettorale (si riferiva all’assessore verbanese Laura Sau, ndr) invita a fare fretta nel realizzare la scuola”.
Intanto la notizia –ma si tratta di formalizzare quanto detto nelle ultime settimane– è che dopo aver litigato dal luglio 2008, Provincia e Comune hanno trovato un accordo sul sito che ospiterà l’Alberghiero. Che, hanno confermato, sia Albertella, sia il presidente Arturo Lincio, non sarà più lo stadio “Forlano”, sgradito soprattutto alla Municipalità. Il passaggio di testimone al Tecnoparco tra Lincio e il suo predecessore Stefano Costa (che aveva minacciato di spostare l’Alberghiero a Baveno) ha fatto convergere i due enti verso la località “Campetti”, luogo che non piace per nulla agli studenti ma che, nelle ultime settimane, è stato sposato anche dall’Hospes, l’associazione che contribuisce mettendo a disposizione l’attuale sede della scuola, di sua proprietà. Il valore di questo immobile, i 3,6 milioni già a disposizione e i 9 che arriverebbero dalla Regione, potrebbero bastare per il “Maggia”. Ma va anche detto –e qui sta l’incognita più grande– che se reperendo le risorse finanziarie mantenendo l’attuale progetto (scuola allo stadio e stadio nuovo in collina, vicino allo svincolo dell’A26) si potrebbe partire subito coi lavori, spostandosi ai “Campetti” sarebbe necessario ripartire da zero con un nuovo progetto e con la fase delle autorizzazioni.