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diego sozzani

MILANO - 07.05.2019 - Si è svolta

nelle prime ore dell’alba, nelle province di Milano, Varese, Monza e della Brianza, Pavia, Novara, Alessandria, Torino e Asti, una vasta operazione che ha visto coinvolti 250 militari dei Comandi Provinciali della Guardia di Finanza di Varese e dei Carabinieri di Monza Brianza, con il supporto dei reparti territorialmente competenti, che hanno dato  esecuzione a un provvedimento cautelare personale nei confronti di 43 persone (12 in carcere, 16 agli arresti domiciliari, 3 all’obbligo di dimora e 12 all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria), ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere aggravata dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, e finalizzata al compimento di plurimi delitti di corruzione, finanziamento illecito ai partiti politici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazione per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abusi d’ufficio.Complessivamente sono 95 le persone coinvolte Come si legge in una nota dei Carabinieri del Comando Provinciale di Monza Brianza "i provvedimenti, emessi dal G.I.P. del Tribunale di Milano (D.ssa Raffaella Mascarino), su richiesta della Procura della Repubblica di Milano - Direzione Distrettuale Antimafia (Procuratore Aggiunto D.ssa Alessandra Dolci e i Sostituti Procuratori Dotoressa Silvia Bonardi, Dott. Adriano Scudieri e Dott. Luigi Furno), all’esito di attività investigativa sviluppata dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Busto Arsizio (VA) e dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Monza, hanno fatto emergere l’esistenza di due sodalizi criminali, attivi nelle province di Milano e Varese, costituiti da esponenti politici, amministratori pubblici e imprenditori, dediti alla commissione di più delitti di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e turbata libertà degli incanti, finalizzati alla spartizione e all’aggiudicazione di appalti pubblici. Il reato associativo di cui all’art. 416 c.p. è stato contestato a 9 delle 95 persone complessivamente indagate". Fra le persone coinvolte, secondo le notizie emerse,  anche il deputato novarese Diego Sozzani (FI) per il quale sarebbe stato chiesta alla Camera dei Deputati l'autorizzazione all'arresto.

 

 

 

 

 

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