VERBANIA - 26.09.2019 - L'allusione
di una complicità con il privato contro gli interessi del Comune. Sono le parole scritte in una lettera al sindaco e diffuse via social network a inguaiare il consigliere comunale di Stresa Alfredo Macrì Del Giudice. L’esponente di minoranza è a processo al Tribunale di Verbania per diffamazione aggravata contro l'ex segretario municipale Ugo Palmieri. Oggetto del contendere è una delibera di Consiglio comunale del 24 novembre del 2015. In aula si discuteva della convenzione con una società alberghiera per la costruzione di una pista ciclopedonale. Una iattura, secondo Macrì Del Giudice, che politicamente s’opponeva alla neoinsediata giunta di Giuseppe Bottini. Ma, oltre che al sindaco e alla maggioranza, i suoi strali si rivolsero al segretario comunale “amicissimo” - così disse e scrisse - dell'albergatore. Segretario che, nel suo ruolo di controllo, secondo il consigliere avrebbe dovuto bloccare una pratica ritenuta sfavorevole al Comune (e, di contro, favorevole al privato). Al venir meno di questo compito si sarebbe dovuto quindi dimettere. “Pesa invece come un macigno il fatto che il segretario comunale ‘garante della legalità!’, non abbia avvertito il dovere di dimettersi (…) posto che, affermando che il provvedimento era conforme alle leggi, allo Statuto e ai regolamenti, avrebbe potuto trarre in inganno il Consiglio comunale. È chiaro infatti che l'approvazione della delibera avrebbe provocato un danno al Comune e favorito la società (…), il cui rappresentante legale è suo amicissimo".
La missiva inviata al sindaco in cui lo si invitava a provvedere “se non vuole sorga il sospetto di complicità”, fu pubblicata su Facebook facendo scattare la contestata aggravante alla diffamazione. Il processo, apertosi in atti preliminari davanti al giudice Annalisa Palomba, è stato rinviato al 23 aprile. Macrì Del Giudice è difeso dagli avvocati Antonio Oglialoro di Milano e Paola Zanoia di Verbania. Palmieri è costituito parte civile con l'avvocato Canio di Milia.