Ritengo che Greta,
la ragazzina svedese che è diventata una star internazionale, sia sistematicamente strumentalizzata. Chi la eleva ad interlocutore istituzionale, quindi, manda un messaggio sbagliato. Detto questo, il fenomeno Greta si sviluppa in un contesto politico internazionale ed interno dove il tema dell’ambiente è davvero poco considerato. Forse questa è la conseguenza di una visione concentrata sulla polemica del giorno, che distorce le prospettive. Di questo, il centrodestra dovrebbe tenere conto perché la difesa dell’ambiente non può essere una questione ideologica e, soprattutto, non deve essere tema della sinistra e dei 5 Stelle.
Difesa dell’ambiente non vuol dire decrescita felice e neppure misure elitarie che incidono sulle fasce più deboli della popolazione, tipo certe restrizioni all’uso dell’auto che colpiscono chi non può permettersi di cambiarla quasi ogni anno; ma una politica di prospettiva che cambi le abitudini. Iniziando dai più giovani, dai bambini. Ad esempio, sulla raccolta differenziata, l’uso della plastica o l’abbandono dei rifiuti. Ma senza fare demagogia e senza invertire i ruoli.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota