NOVARA – 24-07-2019 – Sebastiano Vassalli
quest’estate sarà “testimonial” delle Dolomiti con la mostra dedicata al suo “Marco e Mattio”, romanzo ambientato tra Val di Zoldo e Venezia che narra la vicenda di uno dei primi casi clinici della psichiatria moderna. La località bellunese dedica infatti un progetto culturale allo scrittore novarese al via con una mostra itinerante che sarà inaugurata sabato 27 luglio e resterà a Val di Zoldo sino al 31 agosto.
Il progetto culturale si intitola “Il romando di una valle” ed è tutto ispirato al caso editoriale dello scrittore premio Strega 1990 con “La chimera”, scomparso nel 2015, anno in cui fu anche candidato al Nobel. La mostra, a cura di Roberto Cicala e Valentina Giusti, ricostruisce la genesi dell’opera attraverso carte preparatorie, appunti e corrispondenza inedita. In più c’è anche un itinerario letterario attraverso le montagne a cura di Angelo Santin.
Già tempo fa il Comune di Val Di Zoldo aveva dato allo scrittore di Novara la cittadinanza onoraria e ora ha deciso di fare un ulteriore omaggio all’autore, attraverso questo progetto che ha anche il patrocinio dei Comuni di Belluno e Longarone, della Fondazione San Servolo-Città Regionale di Venezia, del Ministero Istruzione Università Ricerca-Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto-Ufficio IV Ambito Territoriale di Belluno, con la collaborazione del Laboratorio di editoria dell’Università Cattolica, del Centro Novarese di Studi Letterari e di Educatt.
Nella giornata di inaugurazione della mostra si terrà anche un convegno sul libro e sulla valle ed un reading musicale sul sagrato della chiesa. La mostra sarà esposte successivamente a Longarone, palazzo Mazzolà, 6-29 settembre; Belluno, 5 ottobre-3 novembre 2019; Venezia. Isola di San Servolo, 15 marzo-10 aprile 2020.