NOVARA - 03-04-2025 -- Il Comune di Novara ha destinato nel 2024 ingenti risorse per la spesa sociale, con un importo di circa 198 euro per abitante, circa il 40% in più rispetto alla media nazionale di 142 euro e al già elevato livello di 154 euro pro-capite in tutta la Regione Piemonte.
È quanto emerge dal Rapporto della Fondazione per la Sussidiarietà, ‘Sussidiarietà e… welfare territoriale’, che sarà presentato giovedì 10 aprile a Novara, dalle 14.30 nella Sala delle Vetrate, Castello di Novara, in Piazza Martiri della Libertà 3.
‘Investire sullo stato sociale, sulla sua universalità e inclusività, non è solo un dovere di solidarietà verso i più fragili, ma significa anche costruire società più coese, sistemi più resilienti e una crescita economica più stabile - sostiene Giorgio Vittadini, Presidente di Fondazione per la Sussiarietà - è venuto il momento di rinnovare il patto sociale che ci unisce, con la cultura della sussidiarietà, che è ricerca del bene comune attraverso la messa a sistema del contributo di tutti. Più società e più Stato insieme’.
Il Rapporto analizza il welfare italiano, in particolare quello territoriale, ovvero l’insieme dei servizi sociali di competenza dei Comuni che comprendono l’assistenza verso anziani, famiglie e soggetti minori in stato di bisogno, disabili, soggetti affetti da dipendenza, indigenti, persone emarginate dal lavoro.
Le buone prassi novaresi sono cosa nota. ‘La sinergia che si è instaurata tra enti pubblici, istituzioni e associazioni ci consente – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Novara Teresa Armienti – di ottenere risultati positivi e importanti a beneficio del territorio. Avere un’antenna all’interno della comunità, come possono essere le numerose associazioni con le quali da sempre collaboriamo, significa apprendere e capire quali sono le istanze e le esigenze dei nostri concittadini. Una priorità dalla quale occorre partire per delineare un percorso di welfare territoriale. Già prima della riforma del terzo settore Novara ha adottato tale modalità, ma negli ulti anni abbiamo formalizzato e strutturato la procedura attraverso veri e propri partenariati di gestione della cosa comune. Lo abbiamo fatto con lo Spazio Fragilità, ad esempio, nell’ambito del quale collaboriamo con Cst, Asl, Università per il benessere dei nostri anziani e persone fragili: lo facciamo con Spazio nòva divenuto epicentro e punto di riferimento per tantissimi giovani della nostra città attraverso progetti di innovazione sociale; lo stiamo facendo con il tema della povertà estrema, su cui stanno dialogando le diverse associazioni che si occupano degli ultimi, insieme alle Politiche sociali del Comune per individuare azioni che possano dare sollievo alle persone in difficoltà’. Ampio spazio, durante la giornata del 10 aprile alle buone prassi legate allo Spazio Fragilità e al suo percorso di costruzione condivisa, come sottolinea Daniele Giaime, Vice Presidente del CST ETS Novara VCO: ‘Il percorso fatto sui tavoli tematici dedicati alla disabilità e agli anziani è un esempio virtuoso per il territorio. Il protocollo sottoscritto lo scorso 20 marzo rappresenta il consolidamento di un lavoro durato dieci anni. Le associazioni del Terzo Settore hanno, in questo tempo, fatto da antenna e da catalizzatore di una serie di tematiche del territorio, costruendo una comunità che cura, che risponde, che si interroga, fa proposte e le fa insieme all’ente pubblico. Così abbiamo potuto creare sviluppo e welfare generativo, grazie alla collaborazione e al confronto tra il volontariato e le istituzioni’.