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danica rosmini

BORGOMANERO - 02-04-2025 -- Un'opera che celebra la straordinaria meraviglia della vita. Continua l'itinerario di condivisione con la gente di "Mi chiamo Danica", spettacolo teatrale scritto e diretto da Beppe Deiana. Andrà in scena il 12 Aprile al Teatro Rosmini di Borgomanero.

"La sua origine - dice Deiana - nasce da alcuni viaggi in cui ho svolto attività di volontariato e reportage tra Sarajevo e Srebrenica-Potocari in Bosnia Herzegovina. In quei luoghi nel 1995 in pochi giorni si consumò il più grande genocidio dopo la seconda guerra mondiale.
L'opera si sviluppa

in un contesto antico e nel contempo sempre attuale, quello della guerra (assedio di Sarajevo 1992/95 - genocidio Srebrenica Potocari 1995). A fare da contraltare in tale atmosfera è la storia, che narra di bellezza inviolabile laddove invece la guerra viola persone, luoghi, edifici e soprattutto umanità e valori. Si sviluppa su due piani: uno manifesto con il racconto della guerra, l'altro interiore dove l'anima bisbiglia. Ha come soggetto protagonista la figura femminile incarnata da Danica, ragazza ventitreenne incinta ed il suo diario. Si sviluppa tramite differenti ritmi comunicativi. Parla di resilienza, rinascita, anima, coraggio, speranza.


La donna in questo cielo plumbeo di Bosnia-Erzegovina diviene simbolo di passato e attualità: motore trainante, incarnazione dell’accoglienza, dell’essenza che permea il tutto e lo colora, sensibile che sente. Che muove, nutre, e' generatrice di bellezza e giustizia. Ho cercato di celebrare la straordinaria meraviglia della vita. Non muri ma ponti. Dopo 18 mesi di prove ora lo spettacolo è pronto per andare in scena". Il corpo di danza e attori è formato da Asia Argenton, Elisa Cannella,Yolanda Cappelletti, Camilla Cesario, Luca Crocco, Nicole Lanzalacqua, Juan Carlos Usellini e Beppe Deiana. La musica è stata composta dai musicisti professionisti Riccardo Sinigaglia e Susanne Hahn, che suoneranno dal vivo. Sonia Comerlati si è occupata dei paesaggi sonori. Coreografia e aiuto regia a cura di Silvia Marini, regia e sceneggiatura Beppe Deiana.


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