ROMA - 31-3-2025 -- Giuridicamente, le città metropolitane nascono con la Legge 142/1990 (poi abrogata dal D. Lgs. 267/2000).
Diventa ente locale di rilevanza costituzionale a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione con la Legge costituzionale 3/2001.
Tuttavia, è solo con la Legge 56/2014 (legge Delrio) che le città metropolitane hanno iniziato ad avere rilevanza. Ne sono state istituite 10 nelle regioni a statuto ordinario, mentre ne sono state aggiunte 4 successivamente dalle regioni a statuto speciale.
Attualmente esistono quindi 14 città metropolitane che sostituiscono le province nelle rispettive aree di competenza (Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli, Reggio Calabria, Roma Capitale, Cagliari, Catania, Messina e Palermo).
Le città metropolitane godono di ampia autonomia territoriale e finanziaria e i loro organi sono il sindaco metropolitano, che è di diritto il sindaco del comune capoluogo; il consiglio metropolitano, organo elettivo di secondo grado, per cui hanno diritto di elettorato attivo e passivo i sindaci ed i consiglieri comunali; la conferenza metropolitana, composta da tutti i sindaci dei comuni della città metropolitana.
Il sindaco metropolitano è di diritto il sindaco del comune capoluogo. Ha la rappresentanza dell'ente, convoca e presiede il consiglio metropolitano e la conferenza metropolitana, sovrintende al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti ed esercita le funzioni attribuite dallo statuto; ha potere di proposta per ciò che attiene al bilancio dell'ente.
Il consiglio metropolitano è composto dal sindaco metropolitano e da un numero di consiglieri variabile in base alla popolazione residente (minimo 14 e massimo 24 consiglieri). È un organo elettivo di secondo grado, scelto con un sistema proporzionale per liste: hanno diritto di elettorato attivo e passivo i sindaci e i consiglieri dei comuni della città metropolitana. La cessazione dalla carica comunale comporta la decadenza da consigliere metropolitano. Il Consiglio dura in carica cinque anni: tuttavia, in caso di rinnovo del consiglio del comune capoluogo, si procede comunque a nuove elezioni del consiglio metropolitano entro sessanta giorni dalla proclamazione del sindaco. È l'organo di indirizzo e controllo, approva regolamenti, piani, programmi e approva o adotta ogni altro atto ad esso sottoposto dal sindaco metropolitano ed esercita le altre funzioni attribuite dallo statuto; ha altresì potere di proposta sullo statuto e sulle sue modifiche e poteri decisori finali per l'approvazione del bilancio.
La conferenza metropolitana è composta dal sindaco metropolitano, che la convoca e presiede, e dai sindaci dei comuni della città metropolitana. È competente per l'adozione dello statuto e ha potere consultivo per l'approvazione dei bilanci; lo statuto può attribuirle altri poteri propositivi e consultivi.
Carlo Crapanzano