NOVARA -03-07-2019 - Gli agenti della Squadra Volante della Questura di Novara nella giornata di sabato, 29 giugno, hanno arrestato due persone per tentata estorsione. In quella giornata un equipaggio è intervenuto presso un bar Corso Trieste, in quanto su linea d’emergenza un uomo, con fare molto agitato, segnalava la presenza di alcune persone che volevano malmenarlo. Sul posto, gli agenti hanno notato una persona in forte stato di agitazione che ha raccontato come, poco prima, mentre si trovava nel bar, era stato avvicinato da due uomini che lo avevano minacciat esplicitamente di consegnare una somma di denaro onde evitare ritorsioni fisiche e di uscire dal locale. Vista la risposta negativa, i due si sono avvicinati in modo minaccioso: è stato determinante l'intervento del titolare del locale che li ha allontanati.

Nonostante questo i due, insieme ad una terza persona, restavano all’interno di un'auto in attesa che la vittima uscisse dal bar, allontanadosi e poi tornando dicendo di aspettarlo nel quartiere Sant'Andrea. La vittima ha precisato che questa situazione era già accaduta circa un mese fa con le stesse modalità e le stesse minacce. Gli agenti, acquisite informazioni per il riconoscimento dei tre, ha individuato l'auto con i tre soggetti ricercati in via Rusconi. L'auto è stata sottoposta a controllo: nel bagagliaio sono state trovate una borsaa con una mazza da baseball, un coltello a serramanico ed un martello.
Vista il quadro fortemente indiziante dell’attività criminosa dei tre soggetti (tutti italiani sui 50 anni con diversi precedenti per reati contro il patrimonio e la persone), prima si è proceduto a trarre in arresto due di essi per tentata estorsione, (uno era anche gravato dalla misura della sorveglianza speciale), mentre l'uomo alla guida dell'auto è stato deferito in stato di libertà non avendo preso parte attiva nell’azione intimidatoria e minacciosa nei confronti della parte offesa. Al termine degli accertamenti i due soggetti sono stati condotti presso la casa circondariale di Novara a disposizione dell'autorità giudiziaria, che ha convalidato l’arresto disponendo la custodia cautelare in carcere.