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novara ospedale fronte

NOVARA -02-06-2019 - E' stato eseguito

presso l’azienda ospedaliera "Maggiore della Carità" di Novara per la prima volta nel Nord Italia, un trapianto di rene con utilizzo del robot chirurgico da Vinci XI. L’ospedale novarese è tra le prime strutture in Europa ad eseguire un trapianto renale con questo approccio. Una madre di 67 anni ha donato  uno dei suoi due reni alla figlia di 43 anni affetta da un quadro di grave insufficienza renale cronica che la avrebbe condotta in breve tempo alla necessità di trattamento dialitico, un trattamento di filtrazione del sangue che deve essere eseguito più volte ogni settimana. L’intervento è stato eseguito dall’equipe della Struttura complessa a direzione universitaria di Urologia diretta dal prof. Alessandro Volpe in collaborazione con la Struttura complessa a direzione ospedaliera di Chirurgia vascolare diretta dalla dott.ssa Carla Porta. Prima del trapianto il prof. Volpe, coadiuvato dalla dott.ssa Monica Zacchero, urologa della sua equipe, ha prelevato l’organo dalla madre con tecnica laparoscopica mini-invasiva, cioè utilizzando piccole incisioni dopo aver disteso la cavità addominale con anidride carbonica. Il rene è stato quindi preparato per l’intervento dalla dott.ssa Porta e dal dott. Renato Cassatella, chirurgo vascolare.  Il trapianto è stato quindi eseguito dal prof. Volpe in collaborazione con la dott.ssa Porta, assisiti dal dott. Paolo Umari utilizzando il più moderno sistema robotico (da Vinci Xi), che è stato installato presso l’Aou di Novara per primo in Italia nel settembre 2014 e con il quale l’equipe urologica ha eseguito finora oltre 400 interventi. Il trapianto è stato eseguito attraverso 4 millimetriche incisioni, che hanno consentito di introdurre gli strumenti robotici, a cui si è aggiunta una incisione a livello dell’ombelico attraverso la quale è stato introdotto il rene. Il decorso è stato ottimo, senza necessità di significativa terapia del dolore, con una precoce ripresa della diuresi ed un miglioramento significativo della funzionalità renale della giovane donna senza severe compromissione della funzionalità renale della mamma.

Era presente in sala operatoria il dott. Alberto Breda, responsabile dell’equipe di trapiantologia renale presso la Fundaciò Puigvert di Barcellona, il primo chirurgo ad eseguire questa procedura in Europa nel 2016. L’anestesia è stata gestita dalla dott.ssa Simona Guani e dalla dott.ssa Claudia Montagnini, che lavorano con la dott.ssa Maria Cristina Mameli nell’equipe anestesiologica, diretta dal prof. Francesco Della Corte, dedicata della sala operatoria urologica. Dal 1997 ad oggi, prima sotto la direzione del prof. Giuseppe Verzetti, poi con il prof. Piero Stratta, sono stati eseguiti circa 1300 trapianti, di cui circa 125 da donatore vivente con ottimi risultati in termini di sopravvivenza del rene trapiantato e di soddisfazione da parte dei pazienti. Negli ultimi anni la proporzione di trapianti da donatore vivente rispetto ai trapianti totali ha superato il 20%, raggiungendo gli standard dei paesi europei più virtuosi in questo settore.

 

 

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