ARONA -26-06-2019 - Solo una persona su centomila è compatibile con chi aspetta il trapianto di midollo osseo, la sola possibilità di ricominciare a vivere per quanti soffrono di malattie del sangue come leucemie, linfomi e mielomi. Una speranza che si è riaccesa proprio grazie alla donazione per Fabrizio Lagostina. Ne ha parlato nel corso della serata informativa sulla donazione di cellule staminali del midollo osseo “Il tipo giusto può salvare una vita” promossa da Admo Borgomanero insieme ad Avis e Croce Rossa di Arona, con agli “Amiss dal dialètt Arunes”, con uno dei suoi promotori Pietro Guazzoni nella veste di moderatore, svoltasi mercoledì 19 giugno nel salone dei Tre Ponti ad Arona. Il suo gesto di altruismo di donazione del sangue gli ha permesso di diagnosticare la malattia e di essere salvato grazie ad un’altra donazione, quella di midollo osseo. Tutto questo grazie ad un donatore caucasico, maschio degli Stati Uniti. Le uniche informazioni che ha potuto sapere essendo questo un gesto anonimo.Come da qualche altra parte c’è chi ringrazia il gesto di straordinaria importanza e generosità compiuto dal medico Danilo Leonardi di Cressa, donatore Avis nel 1979 e dal 1996 in Admo e Aido, che ha raccontato la sua personale storia. Una donazione la sua avvenuta in “aferesi”, con il prelievo delle cellule staminali dal sangue periferico con l’uso di una centrifuga che separa le cellule midollari dalla componente ematica. L’altra modalità che ogni donatore può scegliere è quella del prelievo del midollo osseo dalle creste iliache posteriori (le ossa del bacino) ben spiegate durante la serata ricca di testimonianze. E’ difficile trovare un donatore geneticamente compatibile, per questo è importante avere più persone iscritte al registro volontario nazionale dei donatori (collegato con quello internazionale). Per iscriversi è necessario un primo screening con prelievo di sangue o tampone salivare per procedere con la tipizzazione, ovvero la caratterizzazione del profilo genetico, necessaria per verificare l’eventuale compatibilità tra donatore e ricevente. Si rimane iscritti fino ai 55 anni di età. In Piemonte, una delle zone del nord che “produce più donatori” al 31 dicembre 2018ne conta di attivi 52.436. 43 invece le persone selezionate per la donazione, mentre in totale sono 28 le donazioni fatte nel 2018. Può donare Ogni persona che gode di buona salute con un’età compresa tra i 18 e i 35 anni». Diventare un donatore di midollo è davvero qualcosa di significativo, che può fare la differenza, così come donare il sangue. Lo ha ricordato il presidente dell’Avis di Arona Cesare Morigga. "Donare il sangue è importante: un gesto nobile e tiene sotto controllo la salute. Ad Arona nella nostra sede di via San Carlo, in collaborazione con Admo, accogliamo un referente di Verbania per la tipizzazione. Tra i nostri donatori c’è stata una persona chiamata per il trapianto - ha ricordato lanciando poi un appello - Donate il sangue e iscrivetevi ad Admo" perché il tipo giusto potresti essere tu.