VERBANIA – 22.06.2019 – Vent’anni
di Centro diurno anziani. Una giornata di festa, sabato scorso, ha suggellato le prime due decadi di vita della struttura che il compianto monsignor Giuseppe Cacciami volle fermamente a fine anni ’90 nella nuova ala della Famiglia Studenti-Il Chiostro. Nell’epoca in cui era in via di dismissione il pensionato per studenti che storicamente ospitava gli alunni fuori sede del “Cobianchi” e cresceva la vocazione turistica della casa, don Cacciami la aprì al sociale. Precursore delle politiche per la Terza Età di cui oggi molto si dibatte affidò a don Eraldo De Agostini, a Luigi Avenoso e ad alcuni volontari il compito di dar vita al Centro diurno, una struttura aperta sei giorni su sette, legata alla mensa sociale (a prezzi calmierati), che offrisse svago e divertimento, calore umano contro la solitudine, attività fisiche e non che contenessero l’invecchiamento precoce. Da allora, per ovvie ragioni anagrafiche, gli utenti sono cambiati quasi del tutto, ma lo spirito è rimasto intatto. Uno spirito celebrato con una festa semplice, nel ricordo del fondatore del Centro diurno. La messa, il pranzo sociale, una piccola mostra fotografica sui vent’anni di attività, musica e balli. La lezione di don Giuseppe dura da vent’anni: chissà quanto resisterà ancora.