ASCOLI PICENO – 21.06.2019 – C’è anche un verbanese
tra i due ufficiali dell’Aeronautica militare rinviati a giudizio dal gup di Ascoli Piceno per omicidio colposo e disastro aviatorio colposo. Quarantatre anni, nato e cresciuto a Verbania, il maggiore Fabio Saccotelli dovrà rispondere, insieme al pari grado Bruno Di Tora, dello scontro avvenuto in volo tra due Tornado che, il 19 agosto 2014, erano impegnati in un’esercitazione. Quattro le vittime, i due piloti dei velivoli, l’oleggese Mariangela Valentini e Alessandro Dotto con i rispettivi navigatori, Palo Piero Franzese e Giuseppe Palminteri.
Entrambi gli imputati all’epoca dei fatti erano di stanza alla base bresciana di Ghedi. Di Tora era il comandante del 154° gruppo e il responsabile della pianificazione, Saccotelli era capo cellula della pianificazione area target. Secondo il procuratore capo di Ascoli Piceno Umberto Monti hanno commesso negligenze nella programmazione della missione e nell’assistenza in volo che hanno determinato l’incidente. Il processo a loro carico si aprirà il 28 ottobre. A questo approdo giudiziario s’è arrivati dopo che, in una prima fase, l’inchiesta s’era conclusa con l’archiviazione. Furono le famiglie delle vittime, costituite parti civili, a chiederne la riapertura.
Nel pomeriggio del 19 agosto era in programma una doppia esercitazione, la simulazione di due bombardamenti a terra con ordigni nucleari su bersagli individuati nell’Appennino marchigiano e distanti tra di loro una cinquantina di chilometri. Penetrazione in territorio nemico, bombardamento, rientro. Questi erano i piani. I velivoli decollarono alle 15,22 e alle 15,27 dalla base bresciana. Alle 16,30 si scontrarono a circa mille piedi di altezza sopra una zona collinare boschiva. Nessuno degli occupanti riuscì a eiettarsi e i quattro avieri morirono sul colpo.